I finger foods, ossia tutti quei cibi e quelle pietanze che possono essere consumati solo ed esclusivamente con le mani, grazie alle loro porzioni ridotte, stanno riscuotendo sempre maggior successo.

La spiegazione basilare è ricercare nel senso del “tatto”, troppo spesso dimenticato quando si parla di cibo in grado però di legarsi indissolubilmente alla percezione regina della cucina, il gusto. Basta pensare che il primo senso che si sviluppa negli esseri umani è proprio questo, infatti la maggior parte delle popolazioni della terra utilizza le mani per mangiare, le posate risalgono a molti millenni dopo la nascita del genere umano, fu il galateo nel sedicesimo secolo a limitare quanto più possibile il contatto del cibo con le mani.

Durante l’epoca del fastoso Impero romano, venivano realizzati dei meravigliosi banchetti, dove gli invitati mangiavano sdraiati poggiandosi al gomito sinistro e piluccando il cibo con la mano destra, questa posizione garantiva un doppio vantaggio, si potevano infatti ingerire quantità maggiori di cibo e permetteva ai commensali sazi oltre ogni misura, di riposarsi fra una portata e l’altra.

In realtà quando mangiamo con le mani viviamo un vera e propria esperienza sensoriale, in grado di metterci in contatto con l’anima nascosta del cibo, ormai preparare dei finger foods non è più pensato come un gesto seriale, tipico dei cuochi dei banchetti imperiali, devono presentare tutti rigorosamente caratteristiche precise, fra le quali: bellezza, bontà, salubrità.

Andiamo ad analizzare però da vicino quelle che dovrebbero essere delle linee guida generali per tutte le tipologie di finger foods:

 

  • il finger food assolutamente non deve essere inteso come una qualsiasi ricetta ridotta nella quantità
  • si tratta di un’idea gastronomica di dimensioni molto ridotte che si deve mangiare con l’uso delle dita, preferibilmente in un unico boccone
  • difficilmente deve essere inteso come dolce, non va confuso assolutamente con i “mignonne”
  • Proprio per la sua natura che gli consente di essere gustato in un solo boccone deve prevedere una semplicità di realizzazione ed evitare lunghi tempi d’esecuzione.
  • un finger food che si rispetti deve prevedere l’utilizzo di almeno 3 ingredienti, armoniosamente miscelati fra loro
  • è sempre uniforme nella sua presentazione, è preciso nei tagli.